8.10.07

Il lamento del Narciso


Ci sono alcuni accordi che toccano il cuore, e ce ne sono pochissimi che il cuore lo fanno entrare in risonanza pura, atrii e ventricoli che pulsano insieme alle note, e sangue che fluisce con l'enfasi della voce. Quando sento Daffodil Lament dei Cranberries mi succede questo. Mi sento come prelevato dal mio corpo, i miei occhi smettono di comunicare al mio cervello, e la mia anima si stacca dal mio corpo, mantendo con esso solo un misero "cordone" argenteo, mentre fluttuo in una bolla atemporata di milioni di secondi, e ricordi e sensazioni mi si affastellano come legna per un falò, che improvviso divampa senza consumo e senza ustioni, solo tepore, luce e magia. Non credo siano le parole del testo, che lette da sole non mi trasportano da nessuna parte, ad essere intrise d'irlanda, o di anima, o di sogno mistico, ma credo che sia la sillabazione ritmica unita al suono che la accompagna, un incantesimo in piena regola, che non è un unicum. Questa stregoneria ha effetto sull'umore e sull'empatia, quindi è spirituale, e attinge ai ricordi laddove li ha, aumentando la propria potenza: infatti piombo inevitabilmente su una bicicletta che va veloce sulle strade del ring of beara, una penisola fra due fiordi irlandesi, felice dell'amicizia di chi era con me, euforico nel mio amore per l'Irlanda, deliziato dal ricordo di valli glaciali e laghi blu topazio, incastonati fra declivi verde smeraldo, gioielli che la Corona se li sogna, non esclusivo appannaggio dei reali, ma non per questo meno reali nel loro donarsi a noi, silenti, atavici, mistici, ma terreni.


Come un bicchiere di vino con il giusto piatto, questa canzone s'abbina ad una porzione d'Irlanda.



Foto di S.L. Fischiettando felice verso una giornata indimenticabile - Kenmare 2002

11 commenti:

Anna Maria ha detto...

Fai venire una voglia inenarrabile di scappare da qua...
appena puoi scappa in Irlanda tutte le volte che vuoi, e ascolta tutte le canzoni che ti portano lontano ogni volta che ne senti il bisogno, poche cose hanno lo stesso potere di certa musica...

Torno a studiare: la "musica" di quel libro mi chiama...

Sotto ha detto...

Che bel commento, grazie!!!

:)

Anonimo ha detto...

Ottimo post: anch'io provo la stessa sensazione ascoltando quella canzone, pur non associandola a nessun luogo preciso dell'Irlanda vera, ma piuttosto a un'Irlanda sognata, eterea, della quale già provavo nostalgia pur senza esserci mai stato. Daffodil, però, io l'avrei tradotto asfodelo

Sotto ha detto...

l'asfodelo appartiene alla famiglia, e oggi mi dovevo un po' autopunire per il mio narcisismo, così ho osato.

Bella la cosa dell'Irlanda sognata, convive con quella reale nella bolla atemporata.

Grazie, ad ogni modo.

Anonimo ha detto...

Cielo, chi si rivede!
E' un piacere ritrovarti, fratellone. Finalmente!
Mi mancavano le tue parole, sempre così gonfie di passione, i tuoi panegirici irlandesi, le tue foto artistiche e i tuoi viaggi straordinari, che francamente ho sempre invidiato.

Ben ritrovato davvero.

Elentari
(oppure Elentella-Sheventari-Sheventella-sorellari etc etc :P)

Sotto ha detto...

E tu da dove spunti, Elentella del mio cuore! Mae Govannen, ma quale felice incontro! Ma non nominiamo più il nome del traditore ucraino, che la ferita è ancora aperta nel mio cuore, piuttosto balliamo danziamo cantiamo e....


*sgambetta Sorellàri

E a me è mancata la tua intelligente allegria che spero si sia conservata indenne.

Cinwe Cinwe, regina delle stelle!

Anonimo ha detto...

e non a casa, si dice che la misica sia la forma d'arte più immediata.

l'emozione passa per le note senza troppi filtri...

daniela ha detto...

Il segreto della musica è trovare quella giusta combinazione tra note, accordi, parole che suscita "risonanza". Si dice che i brividi che si provano quando si ascolta una musica intensa non sia altro che il nostro corpo che si fa cassa di risonanza, come un enorme diapason che vibra.
Non conosco l'Irlanda, nè la canzone dei Cramberries che citi. Credo di aver perso curiosità per quella cultura quando c'era la moda dell'irish a tutti i costi... ma erano altri tempi, e forse ora mi tornerà la voglia di "valli glaciali e declivi verde smeraldo", e soprattutto di quel cielo che tutti hanno voglia di cantare...
Ciao!

Anonimo ha detto...

Ahahah, mamma mia quanto mi sei mancato fratellone! (i tuoi sgambetti mi sono mancati un po' meno... Mi faccio male!!)
Sì sì, sono d'accordo: non citiamo più l'ucraino traditore...
Non sai che sofferenza...

Cmq ti ha trovato Olorin, perchè ieri parlavamo di te e volevamo assolutamente contattarti in qualche modo! :) Chi cerca trova ed eccoci qua...

In ogni caso, mi piacerebbe chiacchierare un po'... Se hai msn, potresti darmi il contatto... ma basta anche un indirizzo e-mail. Vedi tu! ^^

A presto, baci!

Sotto ha detto...

Daniela, la potenza del misticismo celtico o irish è stata per lunghi anni inquinata dal boom modaiolo. Eppure perdura. In essa sono annidati archetipi che hanno una facile risonanza con chi è classico o isolano, ecco in un certo spiegato perchè tanti siculi come me anelino Erin.

Ma certo Elentèlla!

e.romeo@gmail.com

che mi si aggiunga pure, sono contento!

Carmen ha detto...

Sempre pensato che prima o poi io in irlanda ci devo andare!!!