31.8.06

Arlecchino

Che ci si possa credere o meno. Sono la stessa persona. Se da piccolo ti fanno sempre vestire solo da arlecchino, per il carnevale, qualcosa evidentemente ti rimane!
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Mai più!

Sto morendo di mal di pancia. Ormai è ufficiale. Non ho dormito che un paio d'ore a singhiozzo, e a singhiozzi di sofferenza! e sì che io di solito lo sopporto bene il dolore. Ma questo non è quel mal di pancia per il quale vai in bagno, nè quel bruciore da troppo caffè o postseratalcolica. Dolore proprio! come se avessi mangiato le ali di pollo (e le ho magiate) ma con tutte le ossa (o gli ossi, la ossa, quel ca l'è). Mai più comprerò le mangiotte ricoperte di pancetta, sono terrificanti, e nemmeno troppo buone. Toglietele di produzione, fatene altro di quelle alucce, fatene dadi da brodo, insomma qualsiasi gestionale saprebbe cosa farne. Ma non vendetele avvoltolate nel maiale, che uccidete le persone. Il maiale era troppo spesso, il prezzo salato e le proprietà organolettiche pessime. Migliore sarebbe stata l'idea di cosce ricoperte da un sottile strato di pancetta, da saltare in padella e passare al forno. Ma queste alucce sono terrificanti.

CATTIVI!

30.8.06

Gelato

Ieri sera dopo la pizza da willy di via bergamo siamo andati a passeggio a prendere un gelato: oltre a me c'erano Antolla e Nevereasy. Entrati nella prescelta gelateria io mi fiondo verso il bancone per vedere i gusti, e osservare la consistenza dei gelati. In realtà non sono molto ghiotto di gelato, però sono un patito assoluto del gelato al pistacchio, probabilmente anche per il nome. Inzomma osservo la teca, e un gelato con striature di caramello mi carpisce l'attenzione. Nel mentre si erano fatti più presso anche il Neve e l'Antolla.

Flashback

N: dichiaro questa la serata del nonsense: non voglio sentire una sola frase che abbia senso
G: In effetti nemmeno una sola parota
A: Hai un sbrifrunzsetto palla sul nh
G: No, è un neo
N: Dall'altra
...
...
N: non ho capito perchè non la portano direttamente sulla tovaglia, sarebbe troppo igienico


Interessatissimo a quel gelato caramello style porgo alla simpatica gelataia domande inerenti l'effettivo aroma del suddetto cremoso composto igrofreddo, sempre vagando con l'occhio a cercare il pistacchio.

Gelataia: è come un... (si frega le dita)... mou, caramella alpenliebe, presente?

G:(non trovando il pistacchio) Wow, yum, sembra davvero appetitone...

N: caramella mou, tipo caramello, buono

A: bell'aspetto

Gelataia: sì, è come un po' il caramello

G: (trovando il pistacchio, lo osservo per controllarne il colore che non sia verde brillante) ...pistacchio...

Gelataia: (prendendo una palettina) lo volete assaggiare?

G: (leggendo pistacchio di Bronte, ringhiando) NO! assolutamente! IO VOGLIO IL PISTACCHIO!

Gelataia: (ridendo, ma un po' spaventata) allora per te caramello?

G: NO! PISTACCHIO!

Gelataia: (frettolosa) Un cono o una coppetta? media?

G: GELATO! AL PISTACCHIO! PISTACCHIO DI BRONTE!

Bollettino

Oggi invece mi fa male il naso. A dispetto della temperatura persisto a dormire con il solo boxer e senza coperture. Da quando ho il letto vicino alla finestra allo spegnere la luce mi perdo nel mio spicchio di cielo, e penso:

le mobili tende e i percossi valli
e 'l lampo dei manipoli
e l'onda dei cavalli


e penso le prese delle braccia di corpi senza volto, una mano sul polso, una sulla spalla, a dominare.

e penso l'onda di studio che vorrei, e la nausea mi assale.

e penso sorrisi e biondi capelli profumati

Illuminato da fioche luci che potrebbero anche essere morte, io non lo saprei prima di qualche migliaio di anni.

Ho qualche decimo di febbre, adesso, e dolore al collo. I muscoli tutto ok, quelli hanno recuperato. Sono le giunture e gli organi che non si abituano. Vedremo chi la vincerà.

Ancora non è troppo tardi, non è utile dar la colpa oggi a errori fatti ieri.

29.8.06

Mi fa male il ginocchio.

Fino a ieri era il sinistro: sarà perchè è l'ultimo che mi sono rotto, penso, oppure perchè il giro che faccio al parco sollecita di più quello.

Perfetto, oggi è il destro. E allora c'è una sola risposta possibile: vecchiaia.

Che figata se un giorno dovessero spuntarmi le branchie.

manca l'acqua

son tornato da una corsetta di 30 minuti sotto il sole, abbigliato di blu con doppia maglietta e pesi ai polsi. Sudato come un cavallo rientro in casa e hanno staccato l'acqua fino alle 11:30 per nonsicapiscequali lavori al PRATO. Manco fosse il PRADO.

E quel pagliaccetto di Kofi Annan fa straparlare D'Alema: "l'onu è tornata protagonista"

...

"è tornato il miglior Cassano"

Eterne promesse. Rimbocchiamoci le maniche, che le vittorie si ottengono con i Gattuso, gli Iaquinta e i Pirlo.

Peraltro ho sognato che andavo a cena con mio nonno, quello veterinario, che ogni tanto era morto e ogni tanto no. Però un po' era antipatico mentre stava morendo. Me ne dolgo, perchè invece era un vero tesoro.

28.8.06

Vattelapesca

Fanfarone, Fedifrago...

Ma che vogliono dire queste parole? Ok, fedifrago è colui il quale infrange la fiducia in lui stesso riposta, ma fanfarone? e Vattelapesca? e invece perchè non abbiamo una parola per indicare colui il quale punisce sè stesso, che era una delle più belle commedie di Plauto, l'eautontimorumenos. Perchè non abbiamo cognomi come Rabesandratana, Rabarivony? Preferiamo unabomber? tronista?

23.8.06

Fremito

Ho aperto per caso un quadernino che mi era stato regalato, inaspettatamente. Non credevo di averci scritto nulla, e invece dovevo essere un po' ubriaco. Gli ho dato pure un titolo.


Sacri. Tali i tuoi occhi di sembiante, grazioso.
Polpa d'amore, in fieri di Keiros, vivi nel sogno, come stanotte.
Non mancare adesso.
Un pulpito violento, le rime non sento
ma vivo il ricordo d'un testo.
Mi lascio.


A parte che non è tanto bella, ne ho fatte di molto migliori, non ha ritmo, nè struttura. Adesso che ci penso non so se è dedicata ad un sogno che avevo fatto svegliandomi dal quale mi sono aggrappato alla penna oppure se è dedicata ad una notte ed un bacio per il quale trillarono i campanelli.

Stanotte ho sognato una bellissima maserati, bicolore, crema e caramello, ma inguidabile, perchè aveva i pedali dal lato opposto al volante.















Io vorrei tanto ritornare lì. Auff Posted by Picasa

22.8.06

Passo adesso in rassegna i disordini della mia stanza. Sul letto il telefono e diciassette calzini spaiati, due dei quali ho scoperto essere accoppiati. Le ante dell'armadio aperte. Sul divano n°1 pantaloncino del pijama, n°1 pinocchietto blu da casa, n°1 tuta nike verde da casa, n°1 lenzuolo copriletto. Sulla scrivania n°1 macchina fotografica, n°1 blocchetto minipost it rosa (rosa!) n°1 cd fatto per amica con ritardo di 4 mesi, n°1 accendino non mio (presumo di Antolla). Sul tavolo n°quattro quadernoni di esercizi problemi progetti brutta copia, n°1 bottiglia vuota uliveto, n°2 orologi da polso, n°2 pesi da polso, n°3 telecomandi, n°1 ipod n°2 polsini sudati, n°1 fascetta per la testa sudata, n°1 telefonino, n°1 occhiali da sole da running, n°1 maglietta dei pink floyd, n°1 portacenere, n°1 accendino, n°1 bicchiere vuoto, n°3 dispensine, n°3 preventivi della banca. Sul pavimento n°1 pantalone di tuta da running, n°4 calzini di spugna, n°4 scarpette da running, n°4 infradito, n°1 maglietta sudata, n°1 vape (inutile), n°2 slip, n°1 cavo audio. Sulla sedia (nel mezzo della stanza) n°2 polo.

21.8.06

Profeimer - Un disclaimer in forma profetica

Gondoliere è un eroe del mondo classico: combatte, come Achille, vaga, come Odisseo, è generoso e fa le cose suo malgrado, come Enea. E come Enea lascia la sua città natale, dove all'orizzonte si vedevano fiamme, dove senza le fiamme la vita avrebbe potuto continuare con facilità e nobile opulenza.
Gondoliere è un lirico che gioca coi versi come Archiloco. E i suoi versi fanno presto a ricordare Pindaro, perchè non è mai uguale a sè stesso.

Gondoliere è un antieroe del mondo moderno. Combatte le battaglie dentro di sè, visto che ha un io interiore piuttosto violento. Come Zeno Cosini si interroga senza trovare risposte soddisfacenti. Prende su di sè le proprie colpe, e le serba nascoste agli occhi di tutti, per non dar loro peso certo, ma anche perchè Dio lo vede, e lui deve redimersi.
Gondoliere è un pauroso frignante, e della notte gli piace solo la luce, perchè nel buio c'è Sandman, e nel buio sta aggrappato ad un cuscino implorando il Padre di perdonarlo, il Figlio, suo fratello, di amarlo, e lo Spirito Santo di dargli la forza. E poi se ne vergogna, nel più classico dei clichet che infrange peccaminoso (per esempio odia chi parla di sè in terza persona), perchè il Padre ha altri cui pensare, perchè il Figlio già è morto per me, perchè lo Spirito Santo può occuparsi di altri meno dotti di lui.


Gondoliere fa visita alla sibilla, dentro di sè, nell'antro più oscuro di ogni altro, nel proprio cuore, nella propria coscienza. Una caverna rosseggiante cupa, trasuda sangue amaro. Porta con sè i suoi Lari, i suoi Penati, i suoi idoli. Come Gesù ha operato la transustansazione rendendo il Pane Vita, Gondoliere ha reso i suoi affetti cuore. Così porta con sè, fisicamente, un po' di amici, qualche tessuto fatto di sorelle, il sangue col viso dei genitori.

La sibilla non è affatto vecchia e cieca, è una giovane ventenne di bell'aspetto, di modi garbati e di pelle lucida e chiara, quasi splendente in quel sacco bizzarro dove il tempo se vuole si ferma. Però la sibilla non può mentire, e dopo aver fatto l'amore con lui ed averlo a lungo baciato e tenuto stretto come se volesse fondervisi, dopo aver preso per la profezia il meglio di lui, dentro di sè strabuzza i suoi occhi, scuote le braccia, ehuàn ehuàn.

Ecco le sue parole:


A voi, sì a voi domando
o stelle
gelose non siete della luce
della luna?
a voi per tanta lontananza
preoccupazione non è
veruna?
Per voi la vostra luce
è nutrimento
sincero è il vostro distacco;
v'invidio.
Io sola il mio lucore
vedo sanguinare.
Inerti, inerti restate
Brillate, piangete, ululate
il mio sconforto,
nè mai lo potrete
realizzare.
E quello strano fantasma
m'insegue : eppure
son ferma. Dura
come un diamante
e di poco men scintillante.
S'inerpica, striscia, più e
più s'arranca nè può
rivelar di sè.
Perchè? S'arresta, ritorna
Poi scappa, ansìma fugge via.
Diligente prosegue il suo canto,
la sua melodia.
Infinita, uguale.
Come un ruscello s'ingrossa,
si secca, dà vita,
distrugge. Cento cento e
più volte, a voi stelle
domando: giammai conosceste
L'amor per il sole?
Il numero, il noumeno
un soffio di vita.
Sole, o Sole
e tu, Mondo, date,
darete qualcosa a una stella caduta?
Cadente, la stella cadendo piange,
dispera, il freddo bagliore
riempie il proprio di cuore.
Chi? cosa mai siffatte sembianze
scambiò con la vita?
Lo feci forse io?
E dove, o foreste, dove sarebbe
l'amore che spetta a ogni vita?
Non spetta forse ad alcuna stella?
Cadente, caduta...
Grigio, grigio vecchio lupo,
no, neanche tu puoi volere
atra e selvaggia la vita che
eppure a te ha dato i denti!
Per colpire, graffiare, baciare!
La luce il calore, il suo colore.
Il ricordo, il triste mieloso
ricordo soffuso di gioia brillante.
Mai più esistì. Nè più esiste.
Sarà? Si lancia il pastore a salvare
la pecora nera, che rotola, cade,
giù a valle precipita e bela e
chiede parole d'affetto,
e non s'avvede ch'il gregge
è perduto.
Com'egli stesso


Il Gondoliere si risveglia senza aver dormito nè sognato. Lascia la sibilla, ma la porta nel cuore.

20.8.06

Nonostante tutto ho ancora un po' di nausea. Nonostante il bel pomeriggio passato in compagnia ed il pranzo saporito ma non pesante, nonostante un rinfrescante gelato, la messa e la doccia. Ancora i 10 gin tonic di stanotte mi circolano nei nervi, e mi sento attutito ed instabile, come una bacheca di plutonio. Plutonio è una parola preferita. Ho anche fatto un paio di belle foto, sia ieri sera prima di passare il limite dell'alcolismo, sia oggi pomeriggio. Potrei mettermi a leggere, ma non mi va di stare orizzontale, potrei guardare un po' di tv ma non mi va di essere inoperoso, potrei studiare ma non mi va e basta. Potrei andare a correre ma so che la nausea aumenterebbe e poi ho sentito un dolorino all'inguine, meglio riposare fino a domani. Per cui sto qui demente alla tastiera, nè su nè giù, semplicemente qui. Con un orecchio troppo caldo, e una sensazione di intorpidimento che si diffonde come l'olio su una padella, liscia, tonda, quieta e grassa. Una quieta insofferenza vagamente tarpata è in me. Sospetto che l'insofferenza sia per l'abuso alcolico e la quiete sia per i farmaci. Avessi la vasca farei un bagno.

19.8.06

Per fortuna questa cosa della settimana senza caffè sta finendo. Non riesco a stare sveglio, e temo di avere una forma giovanile e clownesca di Alzheimer. Oggi ho di nuovo spalmato la marmellata sul piatto, e dopo che la macchinetta aveva scaricato l'hag nella tazzina l'ho messa nello scolapiatti. Anche adesso, invece di premere spazio ho premuto canc. Per tre volte, conscio di starlo facendo. (starlo facendo è un costrutto spreferito). Ma si può iniziare un periodo con le parentesi e mettere il punto alla fine? devo chiedere. L'altro giorno un amico mi ha chiesto chi fosse quella della foto, bel culo, mi fa. Che dici, minchione, sono io quello!

17.8.06

Cacchio, piove! e io che volevo andare a correre e fare la spesa. Speriamo che almeno la spesa possa farla, non ho niente in casa, e non voglio pizza, china o giappo. In realtà non so che vorrei, magari qualcosa di semplice. In ogni caso è da escludere il pane, e la pasta. Così come il riso e le patate. Resta la possibilità pesce, cui però è dura abbinare un contorno. Uova? Naaa, mi sa che sarà carne e insalata. Ieri dopo appena 20 minuti di corsa ho cominciato a sentire i dolori, sono proprio apppicco! LA MORTE!

La cieca ostinazione d'incollare
ai rami foglie secche ed ormai morte
scavalca la ragione, svilisce il sentimento

16.8.06

Oggi niente pranzo. Frutta. Poi allenamento ed esercizi. Mi raccomando. Mira a comando. Mira!

15.8.06


Al falò di ferragosto dell'anno scorso mi sono riconciliato con questa mia peculiarità. Fin dal pomeriggio è infatti consuetudine cui mi stottraggo malvolentieri curare la preparazione e l'apparecchiatura di un buon Falò. Nella spiaggia davanti casa di Delux si sono consumate fra le serate e nottate ed albe più belle della mia giovinezza, dunque, presumo, della mia intera esistenza. La sabbia è a grana grossa, mantiene una alta umidità, bagna le spugne presto presto, e ci sono scogli in abbondanza per difendere il nostro fuoco dalla brezza che soffia dal mare. Nella zona c'è legna in abbondanza, anche se l'anno scorso abbiamo dovuto spaccarla a calci io e Collegolas, per tenere la fiamma abbastanza alta che scaldi ed illumini chi vuole accompagnarsi a noi. Da un minimo di una dozzina di persone fino ad un massimo di oltre un centinaio, nelle varie annate. Che la luce non disturbi "le coppie che vanno abbracciate ad amarsi", le stelle devono essere loro complici in quei momenti quasimistici. Si dovrebbe mantenere un
velo di imbarazzato pudore su questi ricordi, ma l'ironia mi suggerisce un memento: stai sotto, che se stai sopra e dai un colpo a vuoto ti flagelli come un cane. Chi prepara i cocktail, chi invece alle braci distribuisce salsiccia, pesci, bruschette. In una fossa con il ghiaccio tante birre, e in diversi angoli (angoli giri, in effetti) chitarre e chitarristi. Una lode al chitarrista da falò. Dobbiamo resistere fino all'alba, si deve mantenere alto il morale e l'energia, non lasciare che la stanchezza e l'alcool abbattano il gruppo. Bah, all'anno prossimo. Sono certo che se la caveranno bene anche senza di me.




Cazzate, nemmeno lo stanno facendo, ghghgh.
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Novello Annibale

Così farei bene a vedermi, al fresco del vento seròtino estivo
satollo come otre, d'un ozio atemporale già sazio come divo.
Nell'aria ultraceleste, per mano d'inerzia, corriamo dal Leone
fra le braccia della Virgo. Coerente con le stelle va la tentazione.

Burp!

Ferragosto

Minchiuna! Lasagne spettacolo! e per la suverchieria pure il bon roll con le patate! sono una fogna! Ora ci vuole un caffettone di quelli urticanti per caffeinità (dovrebbe essere l'omologo di alcalinità, ma non so se esiste. Bè se non esisteva prima esiste adesso.)

14.8.06

Menù della cena: scaloppine di tacchino ai funghi e germogli di soia. Si vede benissimo che ho dei funghi e dei germogli di soia da fare. Per domani invece sono previste lasagne al ragù e bon roll in tegame con patate. Spero che almeno domani finiremo il vino, è una tentazione troppo seccante.

E sebbene il sacrificio appaia ad altrui occhi violento ed infiammato
pur lungi è ancora l'attimo con nuova linfa di rimpolpare il fato.
Potesse per miracolo squarciare il velo che cela il suo futuro,
ne sarebbe imbarazzato, come un chierico che spiasse dietro il muro.

Groenlandia 2001















Forse la mia foto preferita. Incredibili dictu, c'erano -20°C ed ero in maglietta. Solo che di notte faceva -50, quindi si sentiva un'escursione termica bestiale Posted by Picasa

Menù del pranzo: spaghetti ai 5 cereali saltati in padella con funghi e germogli di soia. Buoni. Colonna sonora durante la preparazione: Metallica. Ieri mi era venuta una qualche idea, ma adesso non me la ricordo più.

Ieri leggendo mi sono imbattuto in una convenzione linguistica della lingua italiana che vorrei far fuori dalla faccia della terra:

"...tanto poco era il tempo..."

Dovrebbe essere :

"...talmente poco era il tempo..."

Questo usare tanto come avverbio è fuorviante e a tratti osceno.

13.8.06

5:48 p.m.

Se guardi a est















Se guardi a nord
















Se guardi a ovest

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Falene e pipistrelli

Ovvero gli abitanti della notte. Sì, anche qui nel centro di milano, certe serate di mezzo agosto paiono quelle surreali di una qualche città dimenticata in una serie tv ambientata in un prossimo futuro. I giorni invece sembrano una continua sequenza di domenica pomeriggio. O si dice domeniche pomeriggie? e comunque la regola delle i non la capirò mai. Un unico lungo momento stiracchiato, accendermi una sigaretta potrebbe essere una violazione alla privacy del tempo. Anche lui ha diritto ad una vacanza. Prima va pian pianino, e ci pare infinito oltrechè indefinito, poi d'un tratto te lo ritrovi tickling away. Mi piace questa cosa degli inglesi che aggiungono ai verbi particelle che perpetuano il significato al di là del significante. La loro lingua, sebbene caotica, ha un dinamismo maggiore della nostra, intrappolata in rigide strutture create quando ancora non c'era la polvere da sparo, ed esplosione era un significato circoscritto. Per noi infatti l'esplosione di gusto è una stronzata, mentre la famosa fresh air explosion ha senza dubbio un impatto diverso!

12.8.06

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Momentaneamente Orfeo sarà il mio Avatar Posted by Picasa

Notturno d'orchidea


Mille ed un raggio nel buio si fan strada
Mille e una rosa ti cingon d'intorno,
In te guardo notte, eppure sei giorno.

Soffia a primavera il primo vero vento
Soffia quel calore di cui tu sei memento,
A te, mio nutrimento, fino all'ora di rugiada.