25.1.08

Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile, Pellegrino.

Hai ragione, amico mio, mio mentore. Non fa per me la semplicità. Fanno per me la poesia, il romanticismo, lo struggimento. Fa per me il pensiero, ed il sentimento pure. "Così facile ridere, così semplice odiare, ci vuol stomaco per esser gentili e cortesi". Questa che segue è la mia ultima poesia, non ne scriverò più.

Un ricciolo cesella il bronzo con la notte,

miscela in un gioiello scaglie di stelle rotte

con aria, cotone, colore e respiro

Aspetta lancetta, aspetta un altro giro,

E fanne se puoi pure uno al contrario

Portami con te, un minuto indietro

mi porti più indietro, un millimetro un metro?

indietro mi porti, indietro di un minuto,

dal frastornante sguardo a quel sorriso muto

mille anni, di nuovo, nel mondo in avanti

nel mondo veloce mille miglia distanti?

Che tanto non importa, è sempre più vicino

Al din d’un campanello, al don d’un cucchiaino.

E come un uccellino mi mangia dalla mano

Il suo miglio, marino, un miglio lontano

Un uccellin di Odino, un corvo sognatore

Al fin della licenza mi becchetta intorno al cuore,

Mutando come il tempo da giorno in notte fonda

Celandosi d’istinto in un ghigno da Gioconda,

S’appiattisce sulla tela, si spalma sul divano

Un demone ricciuto, un angelo sovrano.

11 commenti:

Baol ha detto...

Ma perchè fermarsi?

Anonimo ha detto...

Bella, come ogni canto del cigno che si rispetti. Ma infatti: perché fermarsi?

peppa ha detto...

come non ne scriverai più????
e per quale assurdo motivo????
essere getili e cortesi è difficile ma è una forza...
non fermarti amico mio...io ti leggo sempre e mi dispiace... :(
sigh e sob...

Sotto ha detto...

Grazie degli incoraggiamenti e degli apprezzamenti, ma non è che ci sia un motivo ruvido per questa scelta. Non ho più smalto, sono un po' inaridito e poi mi portano sfiga. Una maledizione. Non smetto di essere me stesso, nè di far versi, ma non voglio comporre più.

Oddìo, forse quelle comiche.

Silvia ha detto...

Hai talento, non sciuparlo!
Può capitare di sentirsi inariditi ma passerà.
E' un piacere leggere le tue poesie...
:) ciao!

daniela ha detto...

Mai dire mai. Se adesso non ti va più di scrivere, prendi una pausa. Ma se è nel tuo DNA tornerai a farlo. E secondo me è nel tuo DNA! :-)
Riguardo la semplicità, ho di che dire... io non la vedo una cosa negativa, ma solo se è quella che viene dopo il complicato, se è, chiamiamola così, una semplicità di arrivo, non di partenza. Il ritornare bambini dopo esser stati vecchi.

Io quando leggo le tue poesie sento che il Tempo è altro da quel che ci hanno insegnato. E l'ho sempre saputo, ma qui lo sanno tutte le mie viscere. :-)

Sotto ha detto...

@Silvia: ti ringrazio, non ho intenzione di sciupare oltre. Dai, non si sa mai.

@Daniela: Il tuo commento, soprattutto la parte finale, è un complimento splendido, non sono certo di meritarlo. Tuttavia incasso e porto a casa, il mio ego avrà di che sollazzarsi. Ed è molto bella anche la riflessione sulla semplicità. In queste settimane stiamo dando molto conto alla circolarità dell'energia in palestra, e quel ritornare bambini dopo essere stati vecchi ha un po' questo profumo.

Prisma ha detto...

Concordo con Daniela... Sei nato per scrivere, la scrittura è più forte di te.

Tornerai a comporre... Non ci sono dubbi ;)

Anna Maria ha detto...

Ciao Sottocolle, aspetto che riscrivi :)

Anonimo ha detto...

Credo che qualsiasi ragazza leggendo le tue poesie rimanga incantata...perchè sprecare quest'arma di seduzione :p
un bacio Miulia

Sotto ha detto...

@Anna: Grazie dell'attesa, ma non sono molto in vena comunicativa per ora... capita! è che non mi va di lamentarmi e non ho idee da sviluppare. Passerà

@Miulia: sei molto gentile, ed hai una gran fiducia nel prossimo. Dev'essere una maledizione che ha colpito me allora, perchè ognuno dei componimenti che ho concluso per una "musa", nessuno escluso, ha scacciato la persona in questione oltre il mare cerchiante, dopo il vuoto atemporale, e spesso con uno strascico di insofferenza ed odio nei miei confronti. Quindi mi chiedo: perchè dovrei farmi odiare?