23.1.08

Se fossi un altro

Pensavo poco fa in doccia che almeno una mia poesia potrei impararla a memoria. E mi è venuta in mente questa, che forse è la mia preferita.

Se fossi un altro chiederei il tuo nome
Non quello noto, ma quello vero.
E su quel nome inizierei poesie,
non quelle note, ma quelle mie.
E da quel nome farei partire strade
Verso campi intonsi, e spiagge dorate
Verso belle aiuole, e case fatate,
alla volta di feste, e navi salpate
che siano già in mare
e che proseguano il volo,
che si fermino soltanto al penultimo molo
così non è tardi e se vuoi andare indietro
giriamo la nave e cambiamo futuro
andremo nel giardino
dove il frutto sia maturo.
Se fossi un altro ricambierei il tuo sorriso,
etereo, dolcissimo, che solca il tuo viso,
che adorna sicuro la tua bella bocca
incastonata su pelle d’albicocca
profumata così tanto e delicata altresì
che il mio pensiero non si stacca di lì,
chiaro perfetto sferico, viso d’oval rotondo
al suo cospetto misero mi appari, mio grande mondo,
e come marea sospinge umori ed oceani e mari
tale quel volto adombra la luce di mille fari
così su di me s’abbatte la pioggia dei tuoi strali
che solo per vie divine diventeran fatali;
Sia il fato generoso, garbato e ben gentile
Con te ognor, mia bella, di miglior divenire
Hai scritte sulla pelle ancora sì infantile
Promesse benedette, emozioni da sentire.
Se fossi un altro ti carezzerei la mano
Avendone il coraggio, tu bella in modo umano
Eppure non umano m’appare il desiderio
Che tutto l’universo non potrebbe sedare
Per man di metonimia, io mano ad adorare
Vorrei con te compresa, cuore anima e mente
Futuro passato infinito, amore qui presente
Che stirerei potendo ogni singolo secondo
Fin quando quello amore non fosse noto al mondo
E fin quando il mondo vivo per un secondo intero
Non riconosca a te che questo è amore vero.
Ti bacerei le labbra, se un altro un giorno fossi
E da quel bacio millanta sboccerebbero fiori rossi
Come da germogli forti che resistano al freddo e al gelo
Col sole dipoi fioriscono levando lodi al cielo
Tali da quel mio bacio, da quello che a te vorrei
Germoglieranno storie da far fermar gli dei.
Se un giorno t’incontrassi, amore mio celato
Ti giuro t’amerò, come ancora non s’è amato.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissima, me l'appunterò!!! GRande sotto

Sotto ha detto...

Bella, Ganassa! Fai pubblicità! :)

Prisma ha detto...

Wow! Direi che questa dovresti proprio impararla a memoria per quanto è bella.

Silvia ha detto...

Complimenti, che romantico!
Davvero fantastica...

Sotto ha detto...

Grazie MusEum, Grazie Silvia! purtroppo riesco a ricordare bene la prima parte, e poi mi sovvien l'eterno e le morte stagioni e la presente e viva e il suon di lei. E il naufragar mi confonde in questo mare.

Anna Maria ha detto...

Dolce Sotto...

daniela ha detto...

Perchè dovresti essere un altro? Un altro non scriverebbe poesie così belle. E impararle a memoria è cosa buona e giusta.
Mi piace tanto "giriamo la nave e cambiamo futuro", anzi mò me lo segno e mi ci applico! :-)