14.12.07

Malinconia e fracasso







Forte era il vento ed il mare increspato
Nel cielo di piombo un gabbiano librato;
L’aria era umida e sapeva di terra smossa
Dall’albero secco, dalle sue radici d’ossa.
Un pony calpestava sempre lo stesso cerchio
Un percorso che farà finchè non sarà vecchio,
Prendeva caramelle annusandomi la mano.
Dove vanno i bei ricordi quando non affiorano
In quella parte di presente che balla sul petto?
Dove vanno i pensieri che scivolano dal letto?
In quale memoria si annidano, e vanno a riposare
Quelle belle vite vissute da altri noi
Quelle sensazioni che non solgono sostare
Incatenate da spettrali “prima o poi”
In un tempo che non deve mai più essere presente?
Finito il futuro ecco cosa sono: sono niente.
Io no, io mi rivolto, io sciocco consapevole
Mi prendo la mia colpa e me la porto a spasso
Sorrido almeno alle mie muse benevole
E tanto per gradire faccio pure un gran fracasso.
Mi spello le mani dal tanto applaudire
Se solo appena sento una cicala frinire,
Schiocco la lingua ed incito se posso
E se non posso … gettatemi nel fosso.






l'immagine ancora una volta non è mia, ma rappresenta una maschera di capitan fracasso, da commediabyfava

9 commenti:

peppa ha detto...

Dove vanno i pensieri che scivolano dal letto?


me lo chiedo sempre....vanno tra le stelle????e poi tornanoa dormire????

bellissima....grazie... :)

Anna Maria ha detto...

La prima parte � molto musicale, me la sono immaginata cantata da DeAndr�...
Il futuro ci sar� sempre, quindi, non sei "niente", nemmeno se lo supponi per assurdo.
E se proprio vuoi darti una colpa per qualcosa e ti dispiace fai in modo di rimediare e cos� anche il presente avr� la stessa funzione del futuro :)

P.S.= potrei aver frainteso la bella poesia che hai scritto, se � cos� ignora il commento ;)

Sotto ha detto...

forse un po', ma tengo buono lo stesso il consiglio per un'altra occasione, è un bel ragionamento!

prescia, grazie di che? :)

daniela ha detto...

Hai seguito il mio consiglio di postare più poesie? :-)
Mi piace la figura del pony, e la ripetitività dei suoi gesti che ricordano tanto certe vite sempre uguali a sè stesse. Forse ogni vita è sempre uguale a sè stessa.
Al tempo, io, non ci credo mica tanto: mi sembra uno degli inganni più riusciti che l'uomo si sia saputo (e dovuto) creare, in cui viene intrappolato quando si prende troppo sul serio.
E riguardo le colpe, si dice che quelle dei padri ricadano sui figli: dunque c'è poco da fare, ognuno di noi è un Atlante che regge il suo mondo sulle spalle, il segreto è non starci sempre a pensare. :-)

Prisma ha detto...

"Quelle belle vite vissute da altri noi
Quelle sensazioni che non solgono sostare
Incatenate da spettrali “prima o poi”"

Belle queste parole...

E anche queste:

"Mi prendo la mia colpa e me la porto a spasso
Sorrido almeno alle mie muse benevole
E tanto per gradire faccio pure un gran fracasso."

Continua così... Che di questo fracasso ce n'è sempre un gran bisogno ;-)

Sotto ha detto...

@Daniela: sì, lo sprone mi ha dato un po' di ispirazione, ed anche le vacanze in sicilia. Aspettate altre rime! :P Quanto al tempo, mi piace la tua riflessione, è proprio vero che a prendersi troppo sul serio si sovrastimano i problemi. Però per fortuna riesco ad individuare quali fardelli siano i miei e quali invece siano altrui, anche se spesso poi porto anche quelli. Almeno mi alleno!

@MusEum: Continuo, continuo! in fondo è la mia natura quella dei capitan fracasso, dei brancaleone e dei Cyrani!

Anna Maria ha detto...

Non scrivi più qua?

Silvia ha detto...

Complimenti...
:D

Sotto ha detto...

@Anna: sì, ci sono ancora, è che sono in vacanza..

@Silvia: Ti ringrazio!