25.11.07

freewheeling

Ci sono comignoli ovunque in Inghilterra. Ed un sacco di pietre lunari in Islanda. Spiagge in Brasile, e cose di colore verde in Irlanda. Cosa c'è nello spazio? ci sono stelle e gas, ci sono moltissime strade lastricate di piccole lucine. Ci sono costellazioni stampate come disegni su un telo di seta e raso di notte, ci sono nuvole di panna alla menta che navigano in un acquario degli dei. Di notte si vede il carro, il carro della giustizia, il carro dei vincitori, lo conducono una statua di donna classica e un dio satiro celtico con le corna di caprone e la barba ispida, vanno in giro ad osservare e chissà di cosa parlano se poi parlano. Se invece ti sdrai sul cofano dell'auto vedi il riflesso della luna piena nel laghetto, e ti sembra un enorme calamaro che ghermisce le sponde. Potrebbe fare un baia di corallo bianco, in cui si potrebbero allevare cavallucci marini da diporto, già sellati per portare in giro i bagnanti, e con delle lampade notturne. Se alzi gli occhi verso il firmamento e fai una bella sorsata e un tiro profondo è facile che ti vien voglia di disegnare costellazioni tutte tue, o che ti perdi a percepire la profondità del cosmo, cercando una spirale di stelle, immaginandole sempre più lontane, sempre più visine, che pulsano. Quando magari nemmeno esistono più...Ci sono tutti i viaggiatori della galassia là in giro, ci sono i principi gelatinosi delle altre dimensioni, ci sono i nostri filosofi su nuvolette viola che portano pioggia, mentre elucubrano su cose che al loro tempo erano normali e a noi sembrano tremende. E allora quelle che a noi sembrano normali chi ci dice che non siano già squalificate nel fuuro? E se si dovesse scoprire fra trent'anni che il fumo non solo non fa male ma allunga la sopravvivenza della specie? Che presa in giro per alcuni, che sacrificio secondo Darwin! E se fra trent'anni si scopre che Einstein ha preso una cantonata abbastanza grossolana (come io credo) e l'energia non è uguale alla massa per il quadrato dell'accelerazione se non in pochissimi casi e quasi per accidente? Avevi sentito, cinque o sei anni fa, che la mia generazione potrebbe essere la prima a godere dell'immortalità medica? Che figata, saremmo i grandi vecchi, gli oligarchi, sempre profumati di incenso, con lunghe barbe bianche e occhi preoccupati e dolci. O rigidi e inquieti. Sarà poi vero? perchè se ho l'immortalità dinnanzi allora non mi affretto a leggere guerra e pace, preferisco topolino! Se guardi un po' nella brughiera c'è un cappello da cow boy che fa la posta, cerca un giaguaro nebuloso delle svalbard, una specie nuova che parla coi baffi. Non i suoi. Si rivolge, in un italiano molto cortese, solo ai mustacchi dei texani o dei pescatori di perle di Trepang. Un essere molto solo. Ed un solitario molto in essere. Non guardare il faro, non funziona granchè ed è tutto bianco e nero tranne quando passa la lampada rotta che illumina la via. Passa quella cioccolata, ed anche la canna. Dammi un altro sorso di whiskey. Avevi letto "porci con le ali"? o "le undicimila verghe"? niente di strano, a dodici anni è normale. Tutto è una piccola casa di palle di pelo rossiccio, in bilico su una pietra che canta nel mezzo di un bosco, piena di alambicchi per prove e racconti di sintesi, con una stanza da letto in legno brunito, con un grande camino in cui brucia sempre gelato al pistacchio, e la finestra si apre sulla valle e sul mare racchiuso da ghiacci e ghiaccioli, con una pelle di qualcosa sul letto, e delle moffine di spugna celeste. Un abitino grigio chiaro e dei pantaloni grigio scuro, una camicia perlacea ed una cravatta rossa. Il vapore che vien fuori dalla stanza da bagno, non disturbiamo, e sediamoci nella sala da tè, al tavolo con le bambole di cucùlo, pappagallo e martindieciossa, che l'isola è in pericolo, in pericolo di pesce. Di pesce, di pesce di pesce. Tju-ù! tju-ù...Suona un violino, c'è odore di sigaro e luci basse e un pianoforte è illuminato e vuoto, poi suona anche lui da solo una canzone che è una liana in una giungla buia e piena di tamburi e ombre con le braccia, e una lama che colpisce al chiaro di luna.

anyway the wind blows...

5 commenti:

Anna Maria ha detto...

Potrei accettare l' immortalità del corpo solo se avessi la matematica certezza che non si stancasse del tempo, ma mi sembra strano che possa succedere, perché spesso mi sento stanca ora e sono ancora giovanissima...

Comunque, bel post ;)

daniela ha detto...

La presa in giro c'è quando ci si crede troppo, alla scienza, al cervello, al razionale, per non parlare del corporeo e del materiale. L'ideale è non prendersi mai sul serio. All'immortalità ci credo nel senso che la vita è eterna, e noi di conseguenza in quanto parte di quella vita: ma non come individui nè come anime. Come essenza, forse.
Guerra e pace non l'ho letto ancora, ma avrei altri desideri prima di morire. :-)

Anonimo ha detto...

mi è piaciuto tanto. che peccato però bruciare tutto quel pistacchio!
silver julio

Anna Maria ha detto...

Enrico se vieni nel mio blog c'è un meraviglioso meme per te :)

(non sei obbligato a farlo, lo so che è già il secondo... ma sono curiosa :))

Silvia ha detto...

L'immagine delle "nuvole di panna alla menta che navigano in un acquario degli dei" è davvero geniale...Per non parlare dell'abbinamento camicia perlacea e cravatta rossa.
Complimenti!
Soprattutto per la fantasia...
=D