Questa è vecchia, una delle prime che ho scritto. Ci sono lo stesso piuttosto legato, è una delle poche epifanie di una parte di me che viene raramente a galla in parole, più spesso in azioni.
Ali nere,
occhi neri di pianto
Deve essere fuori di testa
Deve per forza esserlo..
Mente fragile
Mente antica
poca paura
Parecchia forza
Unghie rotte,
Ed è cieco e scorticato
E sta urlando urlando urlando
Ed è vuoto e grandioso
E profuma di sé.
ed è sciocco ed è povero
E sente freddo e paura
Nelle fiamme dell’inferno.
In quest’ora di sventura
Ed è matto ed anziano
Ed è giovane e furioso
Ed ha noia e rancore
Dagli ancora ed ancora
Ed ha sonno ed ha sete
Dagli ancora dagli ancora
Ed è bello e lontano
Sta sognando e s’avvicina
Ed arriva cantando
Ed arriva.
Lottando.
Sale in groppa al cavallo
E il cavallo non c’è
Ed è stupido e idiota
Che ti serve come un re.
Dagli ancora ed ancora
Ma ritorna,
ritorna
Ti sconfigge,
ti adora
Quel che è
quel che è
Sta bruciando nel fuoco
Ed il fuoco gli da tanto
E nel fuoco forse ha pianto.
Di dolore e potere
Ed il fuoco gli da tanto.
Lo vedrai questo fuoco.
Piangerai di te.
Ed è sporco e non si cura
Arrossisce d’arsura
Ha sete e berrebbe
Ed ascolta il suo cuore
Ogni singolo rumore
E da luce ai suoi occhi
Ma non basta ma non basta
E’ ferito ed ansante
Fugge come un brigante
Finalmente si ferma
Il suo corpo non regge
Si rivolge alle stelle
Lo tradiscon pure quelle
“s’arresta, ritorna poi scappa, ansima,fugge via.
diligente prosegue il suo canto, la sua melodia.”
Infinita, uguale.
Sembra avercela fatta,
ma il fantasma lo attacca
e gli spezza il pensiero
e lo rende più nero
e lui gorgheggia come un usignolo
nel suo mondo triste e solo:
“Insegnami la passione Perduta anima eterea,
Vagheggia melodie ipnotiche
Che ci leghino i cuori
Spedisci noialtri
Attraverso calde strade innevate
Verso isole di tempo
Fiorisci i roseti
E gettami dentro
Giacché io bramo l’amore
Che mi ferisce di strali
E mi solleva d’ardore
E giacché non v’è rosa
Che non sublimi la propria beltà
Con una ferita di spine.
Trafiggi gli affanni, brezza vivace”
E lei lo ascolta.
E lo uccide.
21.1.07
Ali Nere
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Sotto
alle
6:59 PM
Etichette: Poesia d'epoca
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